Ricerca delle origini Risalire alle origini di Pioverno non è compito tanto agevole, soprattutto per la mancanza di documenti e reperti. Sicuramente la zona è stata frequentata fin da epoca romana; prova ne sono le tracce di un’antica strada passante in destra Tagliamento, lungo i piedi del monte S.Simeone, in direzione di Cavazzo. Difficile però stabilire il periodo dei primi insediamenti; certo è che la presenza sulle propaggini collinari del monte S. Simeone di una serie di terrazzature sostenute da muraglie (alte talvolta anche 5 m.) formate con grosse pietre sovrapposte non squadrate, riconducono ad uno schema di impianti stanziali sviluppatisi in tempi antichi. Dal periodo medioevale ai giorni nostri Con l’inizio del dominio degli Ottoni (anno 952), nel territorio venzonese si sviluppa un nuovo sistema difensivo composto da diversi castelli che vengono denominati con nomi tedeschi; tra questi vi è anche Monfort (in germanico Starkenberg) posto a nord di Pioverno alle pendici del monte S.Simeone. Agli inizi del 1200 la Terra di Venzone, e con essa il castello di Monfort, si trovava in feudo ai Signori di Mels che ne hanno mantenuto il possesso fino al 1288, quando è stata ceduta ai Duchi di Carinzia. Nel 1420 la Serenissima Repubblica di Venezia confermava a Venzone la giurisdizione sulle ville di Pioverno, Portis, Bordano e Interneppo. Già in quest’epoca, ai piedi dello sperone roccioso di Monfort, doveva sorgere la chiesetta di S. Fel. Di questa non si hanno notizie precise che consentano di capire quale sia stata l’epoca della sua costruzione e quella della sua rovina. E’ comunque riportata nel disegno del 1481 di Domenico Mioni da Tolmezzo ed è pure indicata in una mappa di inizio ‘600.
![]() Pioverno in una rappresentazione grafica di metà ‘600 (Arch. Comune Venzone) Attraversamenti del fiume Tagliamento Pioverno per la sua posizione geografica ha sempre dovuto convivere nel tempo con il problema ed il disagio del collegamento con la sponda sinistra del fiume (per raggiungere il capoluogo Venzone). Per secoli l’unico mezzo utilizzato per l’attraversamento del fiume è stata la barca. La costruzione documentata di un ponte avviene nel 1782, nell’ambito della realizzazione della strada per Tolmezzo progettata da Domenico e Francesco Schiavi. Tale manufatto, realizzato in legno con impalcatura superiore coperta, era lungo 160 m. e largo 6 ed attraversava il Tagliamento poco più a nord di Venzone. Non ha avuto vita lunga, venendo bruciato dagli austriaci in ritirata la mattina del 12 maggio 1809 dopo un combattimento con i soldati francesi del vicerè Eugenio (ancora oggi il luogo dove sorgeva questo ponte viene chiamato puint brusât).
Da quell’anno per oltre un secolo, fino alla costruzione della passerella, la barca è tornata ad essere il solo modo di collegamento tra le due sponde del fiume. ![]() La passerella sul Tagliamento nel 1960 (Arch. privato) |